Statuto

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Università degli Studi di Verona
Dipartimento di Culture e Civiltà

Center for European Studies

ART. 1 Istituzione del Centro di ricerca

È istituito nell’Università di Verona, ai sensi e per i fini previsti dall’art. 89 del D.P.R. 382/80, il “Center for European Studies”.
Il Centro di ricerca è promosso e sostenuto dal Dipartimento di Culture e Civiltà.

 

ART. 2 Sede Amministrativa del Centro di ricerca

Il Center for European Studies ha sede presso il Dipartimento di Culture e Civiltà, che esercita le funzioni gestionali e amministrative necessarie al funzionamento del Centro stesso.

 

ART. 3 Scopi del Centro di ricerca

Il centro ha come principali finalità quelle di:

  • promuovere lo studio della storia europea contemporanea con particolare attenzione alla storia politica, culturale e intellettuale dei secoli XX e XXI, alla storia della civiltà europea, alla storia dell’esilio, delle migrazioni culturali e dei movimenti forzati di popolazione, alla storia delle relazioni culturali, diplomatiche e politiche tra l’Europa e gli Stati Uniti, alla storia dell’integrazione europea;
  • organizzare convegni e giornate di studio, seminari didattici, promuovere pubblicazioni scientifiche, prevedere ricadute in ambito didattico sia nei percorsi di laurea triennale e magistrale, sia nelle diverse Scuole di Dottorato; favorire attività di tutoraggio, promuovere borse di studio e assegni di ricerca dedicati agli ambiti di studio del Centro;
  • promuovere ricerche specialistiche, tesi di laurea e tesi di dottorato legate ai campi di attività del Centro;
  • organizzare attività formative per favorire la diffusione dei valori dell’europeismo e dell’integrazione europea;
  • creare una rete di collaborazione con enti di ricerca pubblici o privati, italiani o stranieri, che operino in campi di ricerca affini a quelli del Centro.

 

ART. 4 Organi del Centro di ricerca

Gli organi del Centro sono:

  1. il Comitato scientifico
  2. il Comitato direttivo
  3. il Direttore

 

ART. 5 Comitato Scientifico

Il Comitato Scientifico è composto da docenti universitari e specialisti di provate capacità, chiamati a farne parte su invito del Direttore del Centro di ricerca. Il Comitato Scientifico sarà riunito in via ordinaria (possibilmente anche in seduta telematica) una volta all’anno ed in via straordinaria quando lo ritenga il Direttore o ne faccia richiesta almeno un terzo dei componenti.
L’avviso di convocazione del Comitato Scientifico con l’indicazione dell’ordine del giorno è comunicato dal Direttore almeno cinque giorni prima della riunione.
Il Comitato Scientifico raccoglie e suggerisce proposte per l’attività del Centro di ricerca, collabora nello scambio di informazioni, nell’organizzazione di eventi (convegni, seminari, conferenze, mostre, pubblicazioni ecc.) e in ogni altra iniziativa ritenuta necessaria alla promozione e allo sviluppo del Centro di ricerca.
Tutte le indicazioni e le attività proposte dal Comitato Scientifico vanno discusse ed eventualmente deliberate dal Consiglio Direttivo.

 

ART. 6 Comitato direttivo

Il Comitato direttivo è l’organo di indirizzo, di programmazione e di coordinamento dell’attività del Centro di ricerca.
Esso è composto da un minimo di otto ad un massimo di dodici membri. Elegge al suo interno il Direttore che lo presiede e il segretario del Centro.
Il Comitato direttivo dura in carica tre anni, è convocato in via ordinaria due volte all’anno (possibilmente anche in seduta telematica) ed in via straordinaria quando lo ritenga il Direttore o ne faccia richiesta almeno un terzo dei componenti.
L’avviso di convocazione del Comitato direttivo con l’indicazione dell’ordine del giorno è comunicato dal Direttore almeno cinque giorni prima della riunione.
Le decisioni sono prese a maggioranza assoluta dei presenti, in caso di parità prevale il voto del Direttore.
Il Comitato direttivo delibera sulle linee generali dell’attività del Centro di ricerca proposte dal Comitato Scientifico e delibera in merito ad ogni questione sottoposta al Centro di ricerca stesso; approva i programmi annuali di attività e, ove necessario, i bilanci preventivi e consuntivi, nonché la relazione annuale sulle attività svolte, predisposta dal Direttore e esprime il proprio parere in merito ad ogni questione di interesse del Centro di ricerca, che venga posta all’ordine del giorno e, in particolare, alle richieste di adesione o collaborazione al Centro di ricerca.

 

ART. 7 Direttore

Il Direttore ha la responsabilità del funzionamento del Centro di ricerca; rappresenta il Centro di ricerca presso le istituzioni italiane ed estere; predispone i programmi ed eventualmente le linee dei bilanci annuali, nonché la relazione annuale sulle attività svolte che deve essere sottoposta all’approvazione del Comitato direttivo.
Il Direttore rende conto annualmente al Comitato direttivo del Centro di ricerca dell’impiego delle somme destinate alla sua gestione.
Il Direttore responsabile resta in carica tre anni, eventualmente anche per più mandati consecutivi.

 

ART. 8 Modalità di afferenza al Centro di ricerca

Possono presentare domanda di afferenza al Centro di ricerca singoli docenti e ricercatori universitari, specialisti del settore, motivando la propria richiesta in relazione alle specificità scientifico/disciplinari e alle attività e finalità del Centro di ricerca.
La domanda motivata di ammissione dovrà essere accettata dal Consiglio direttivo. L’eventuale diniego dovrà essere comunicato per iscritto.

 

ART. 9 Risorse del Centro

Per lo svolgimento delle proprie attività il Centro può avvalersi:

  • dell’opera dei membri che lo compongono;
  • della collaborazione di tecnici e personale amministrativo del Dipartimento di Culture e Civiltà; possono inoltre collaborare gli assegnisti, i dottorandi e gli studenti del Dipartimento medesimo.

I fondi del Centro sono rappresentati da:

  • eventuali contributi dei docenti e ricercatori universitari, specialisti del settore, afferenti al Centro, nella misura stabilita dal Consiglio direttivo;
  • contributi specificatamente destinati per legge o per disposizione del Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo o del Consiglio di Dipartimento all’attività del Centro;
  • corrispettivo di convenzioni e contratti con enti pubblici e soggetti privati, elargizioni, donazioni, lasciti e altre liberalità debitamente autorizzate;
  • proventi derivanti dall’attività del Centro;
  • ulteriori contributi da enti pubblici, istituzioni nazionali e internazionali e/o privati al fine di consentire al Centro di potenziare le attività di ricerca e l’organizzazione di convegni, seminari e pubblicazioni nonché di promuovere l’istituzione di borse di studio che rientrino nelle finalità del Centro.

I fondi assegnati al Centro sono accertati in entrata dal Dipartimento di Culture e Civiltà e sono soggetti a vincolo di destinazione a favore del Centro.
I beni mobili, acquistati con fondi destinati al Centro, sono inventariati dal Dipartimento di Culture e Civiltà e sono soggetti a un vincolo di destinazione a favore del Centro.
I fondi e i beni vincolati a favore del Centro non possono essere dimessi né può esserne modificata la destinazione se non previa delibera del Consiglio direttivo.
In caso di scioglimento del Centro, il Consiglio direttivo, contestualmente alla delibera di scioglimento, decide in ordine all’assegnazione dei fondi e dei beni vincolati a favore dello stesso.
Qualora un Dipartimento, un docente o un ricercatore o un gruppo di ricerca dovesse recedere dal Centro, rimangono di pertinenza del Centro i fondi e i beni con vincolo di destinazione a favore del Centro, da questi utilizzati per la ricerca.

 

ART. 10 Modifiche di Regolamento

Le modifiche al presente Regolamento dovranno essere formulate dal Comitato direttivo all’unanimità, o proposte da almeno 1/5 dei membri del Comitato direttivo del Centro; esse verranno votate dal Comitato direttivo, i cui componenti dovranno riceverne notizia almeno tre mesi prima.
Risulteranno accolte le proposte approvate da almeno i due terzi dei componenti del Comitato direttivo.
Le modifiche saranno rese operative con deliberazione del Consiglio del Dipartimento di Culture e Civiltà.

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